Trasushi e sashimi senza dubbio è il secondo a presentare calorie inferiori. Questo perchè, per prima cosa, manca l'apporto calorico del riso. Da considerare, inoltre, che nel sushi possono esserci ingredienti fritti in tempura mentre nel sashimi sono completamente assenti.

Tutto ciò che sappiamo, o crediamo di sapere, sul sushi è sbagliato! È un’affermazione forte, che sicuramente farà storcere il naso a molti, ma è anche verosimile perché la maggior parte degli italiani ritiene che il sushi sia una preparazione di pesce crudo tipica della cucina giapponese. In realtà, questa definizione si abbina più precisamente al sashimi, mentre il sushi prevede anche pietanze cotte. Insomma, è il momento di fare chiarezza e di capire la differenza tra sushi e sashimi e non solo. Che cosa significa sushi e che cos’è Letteralmente, in giapponese il termine sushi significa “di sapore aspro”, riferito in modo particolare a un riso stagionato tradizionale infatti, la parola si riferisce a una serie di preparazioni alimentari che prevedono sempre la presenza di riso. In pratica, con la parola sushi si identifica una “categoria” di piatti un po’ come nella nostra cucina succede con la parola pasta conditi con ingredienti differenti il riso è classicamente aromatizzato con sale, zucchero e aceto di riso, e poi si aggiungono pietanze come pesci vari salmone, tonno, orata, branzino o polpo, crudi cotti o grigliati, ma anche uova, ortaggi, verdure, alghe e frutta secca, che creano sushi vegetariani con carote, avocado, cetrioli, mandorle e così via. Non c’è quindi un solo tipo di sushi, ma tante versioni che si differenziano per ingredienti, procedimento di preparazione e presentazione scenografica, che determinano anche il nome del piatto. Tra i tipi di sushi più noti citiamo uramaki, temaki, nigiri, gunkan, hosomaki e onigiri. Nelle versioni più comuni, il sushi prevede l’uso dell’alga nori per avvolgerlo e creare il tipico rotolino nero, ma non è un elemento fondamentale o sempre presente; si chiama sempre sushi anche la pietanza con carne o solo verdura e che utilizzi materia prima cotta e non necessariamente cruda. Che cos’è il sashimi Niente riso e utilizzo di pesce crudo come unico ingrediente in estrema sintesi, sono queste le due caratteristiche distintive del sashimi, altro piatto apprezzatissimo e famosissimo della cucina nipponica. In questo caso, la traduzione letterale sarebbe “corpo infilzato”, e ci sono due spiegazioni per questo nome particolare secondo la versione più diffusa, l’espressione fa riferimento alla pratica molto comune di infilare la coda e le pinne del pesce nella polpa, per consentire di identificare immediatamente il pesce utilizzato nella preparazione. Un’altra teoria, invece, lega il termine al metodo di pesca tradizionale, che prevede di infilzare il pesce dopo averlo preso all’amo e tirato a terra con una punta affilata per ucciderlo all’istante e metterlo sotto ghiaccio, così da evitare la pericolosa formazione di acido lattico. Tornando al piatto, il sashimi si compone quindi di pesce rigorosamente crudo, caratterizzato da due elementi cruciali materia prima freschissima, di qualità assoluta, e tagliata finemente, con fettine che in genere non superano il centimetro di spessore. Tra gli ingredienti solitamente utilizzati per fare il sashimi ci sono vari tipi di pesce salmone, tonno, sgombro, seriola o pesce palla, il famigerato fugu, ma anche crostacei gamberetti e altri alimenti del mondo marino come calamaro, polpo, capasanta e riccio di mare. Ad ogni modo, il sashimi può essere accompagnato da altre pietanze, come il wasabi o verdure, che a volte però servono principalmente per decorare il piatto e renderlo armonioso e bello. Differenza tra sushi e sashimi 5 elementi da conoscere Chiariti gli aspetti generali su questi piatti, che sono probabilmente i simboli della cucina giapponese in Occidente e raccontano la filosofia orientale dell’arte culinaria, in cui il cibo è fonte di nutrimento sia per il corpo che per l’anima, passiamo a definire con precisione i vari punti di differenza tra sushi e sashimi. Se entrambe le preparazioni, pur nelle loro distinzioni, assicurano armonia, eleganza, leggerezza e umami il famoso gusto sapido ben presente in questa tradizione gastronomica, oltre a garantire generalmente un basso apporto calorico, ci sono infatti almeno 5 grandi differenze da conoscere. Gli ingredienti Il sashimi è una pietanza a base di pesce crudo e vieta la cottura degli ingredienti, mentre il sushi può essere preparato anche con pesce cotto, oltre che con altre materie prime. In questo senso, è indicato a chi non ama i gusti del pesce crudo o delle tartare. Il valore nutrizionale Il sashimi presenta pesce crudo, che quindi conserva intatte le sue proprietà benefiche; in questo senso, quindi, la cottura degli ingredienti del sushi può invece provocare la perdita di alcune proprietà salutari. Le calorie In genere, il sashimi prevede meno salse e condimenti, basandosi essenzialmente sull’esaltazione della materia prima; invece, il sushi è più “ricco”, e quindi apporta un po’ più calorie. Il prezzo La materia prima fa la differenza anche nel prezzo delle due pietanze il sashimi è nettamente più caro del sushi, sia per la delicatezza della preparazione cura del pesce crudo e tecnica di taglio e servizio, sia per la quantità effettiva di pesce presente che nel sushi è inferiore, vista la presenza di altri ingredienti. Il galateo a tavola C’è infine un’ultima differenza tra sushi e sashimi che deriva dal galateo della cucina giapponese il sushi si può mangiare anche con le mani, portando la pietanza direttamente alla bocca, mentre al contrario il sashimi va rigorosamente preso con le bacchette, anche in questo caso consumando tutto in un sol boccone.

Ladifferenza tra sushi e sashimi è anche nell'apporto calorico. I due piatti giapponesi sono light e per questo possono essere inclusi nelle diete ipocaloriche, anche se l'assenza del riso nel sashimi lo rende più leggero del sushi. Preparazione Sushi, maki, sashimi, nigiri… diciamolo, la maggiorparte di noi quando va al ristorante giapponese non conosce il significato di almeno la metà delle parole riportate sul menù e il più delle volte ci ritroviamo ad ordinare delle pietanze più perché incuriositi dal nome, che perché sappiamo realmente di cosa si tratti. Ebbene, se non volete fare la figura degli sprovveduti quando vi invitano a mangiare al giapponese, eccovi qualche dritta per capire cosa vi apprestate ad ordinare. In questo post vedremo la differenza tra tre tipi molto comuni di sushi i maki, i nigiri e il sashimi. Cominciamo dai maki. I maki sono i classici rotolini di sushi arrotolati nell’alga nori, quella nera per intenderci. Il termine “maki” significa proprio arrotolare e il rotolini di sushi vengono detti maki sushi. I maki, quindi, sono dei rotolini di riso con all’interno un ripieno che può essere a base di pesce, di verdura o di frittata. Il tutto è a sua volta avvolto nell’alga nori. I nigiri sono un’altra tipologia di sushi che si differenzia dai maki per il fatto di non essere avvolti nell’alga nori, bensì il riso assume la forma di una polpetta allungata su cui poi vengono sistemate le fettine di pesce crudo. Spesso si utilizza una strisciolina di alga nori per legare il pesce al riso. Il sashimi, infine, non è considerato un tipo di sushi vero e proprio, poiché a differenza degli altri due non prevede l’utilizzo del riso. Il sashimi, infatti, sono delle fettine di pesce crudo di vario tipo, tagliate molto sottili e servite con delle salse di accompagnamento come il wasabi e la salsa di soia. Il sashimi viene servito accompagnato con alcuni pezzi di zenzero che serve per pulire la bocca tra un tipo di sashimi e l’altro. Le cose da sapere sull’universo del sushi sono tante, ma, questo è già un buon inizio, il resto arriverà con l’esperienza. Ilsashimi. Il sashimi si distingue dal sushi per l'assenza di un ingrediente fondamentale: il riso, che nel sushi è l'ingrediente più importante. Il sashimi invece altro non è che pesce tagliato a fette sottilissime, nella maggior parte dei casi servito crudo e raramente cotto ( come nel caso del polpo). I tipi di pesce più usati nel sashimi sono il salmone, il branzino, il tonno e il pesce palla (fugu).
É muito comum que as pessoas experimentem a gastronomia japonesa se torne apreciadora e passe a consumir com frequência. No território nacional, os restaurantes e estabelecimentos dedicados a gastronomia oriental estão fazendo muito sucesso e com cardápios variados, mas os pratos tradicionais como sushi e sashimi continuam como os favoritos. Ainda assim, muita gente ainda faz confusão na hora de diferenciar um prato do outro. Por acaso, você costuma saborear uma boa comida japonesa no seu dia a dia? Quer saber como reconhecer uma peça da outra na hora de se deliciar? Então, esse artigo foi feito especialmente para acabar com as suas dúvidas. Como diferenciar sushi e o sashimi? O fato é que saber fazer essa distinção entre os pratos japonesas ainda demanda um pouco de atenção do público brasileiro. Afinal, a culinária nipônica é uma das favoritas da população nacional, mas não sabe exatamente como diferenciar um prato do outro. A boa notícia? Esse processo é muito fácil! Basicamente, o sushi é a famosa peça enrolada, com as tiras de arroz bem compactadas cobrindo um pedaço de peixe cru ou outros itens. No fim, essa combinação é enrolada com uma fatia de nori, a alga marinha muito usada na gastronomia do Japão. Enquanto a caracterização do sashimi é ainda mais particular. Isso porque o prato conta somente com pedaços de peixe, que pode ser cozido, cru, marinado ou preparado de outros modo. É possível utilizar salmão, peixe branco ou atum. Além de ser uma receita extremamente gostosa, o peixe é um alimento que faz muito bem para a saúde física e mental para o consumidor. Algo excelente para quem está se dedicando a aprender algo novo, não é? Assim, a culinária japonesa segue muito apreciada no território nacional. E esse é um momento bastante indicado para saber mais sobre essa cozinha seja para preparar o seu próprio sashimi, fazer uma surpresa para seus entes queridos ou investir em uma nova profissão. O curso do Kosu lhe prepara para todas essas possibilidades. Vamos lá?
Infine dal punto di vista calorico, il sushi ha, tendenzialmente, un apporto di chilocalorie maggiore rispetto al sashimi proprio perché potrebbe prevedere l'utilizzo di ingredienti cotti in varie maniere che vanno a condizionarne i valori nutritivi. Sashimi, rigorosamente crudo. Veniamo, dunque, alla differenza tra sushi e sashimi. Sashimi diferença do sushi e como fazer! O que é sashimi?Significado de sashimiSashimi no BrasilComo fazer sashimi?Sushi e sashimi diferença Muita gente que experimenta a comida japonesa acaba virando fã de carteirinha. Aqui no Brasil, os restaurantes de gastronomia japonesa fazem cada vez mais sucesso e já estão consolidados no cardápio problema é que nem todo mundo sabe as diferenças entre os famosos sushi e sashimi. Você é um apreciador da comida japonesa? Quer saber mais sobre essas peças e as características de cada uma? Então continue lendo este post para descobrir!O que é sashimi?O sashimi é uma das iguarias mais tradicionais da gastronomia do Japão. Tem como principais ingredientes a carne de peixe e os frutos do mar, frescos e fatiados em pequenos pedaços. O prato é servido com molho shoyu, wasabi e gengibre ralado ou acompanhar alguns pratos, como o shiso, perilla e a raiz de daikon, semelhante a um rabanete asiático. Nas refeições mais sofisticadas da culinária japonesa, o sashimi é servido primeiro, separadamente. A ideia é que o paladar associado à peça não sofra nenhum tipo de interferência de outros sabores. Esse gesto é repleto de simbologia na cultura japonesa, uma vez que revela delicadeza e é possível que o sashimi seja o prato principal de uma refeição, complementado com arroz e missoshiro, que nada mais é que uma sopa de missô. Importante ressaltar que deve se servir cada um dos ingredientes separadamente. O sashimi mais comum utiliza carne de atum, salmão e peixe todas as opções, compõe uma refeição leve, de fácil de sashimiO termo sashimi pode ser interpretado como “corpo furado”, que tem como origem o hábito culinário de se fixar tanto o rabo quanto a barbatana de animais marinhos aos pedaços cortados de carne, ajudando na identificação do prato. Também pode estar associado à forma como os japoneses normalmente realizam sua pesca-se o peixe a ser utilizado nessa receita de maneira individual. Assim que há a captura, o pescador perfura o cérebro do peixe com uma ferramenta de metal, matando o animal instantaneamente. Logo em seguida, o peixe é acondicionado em meio a pedras de processo de captura tem como objetivo fazer com que o peixe excrete menos ácido lático, ajudando na preservação por um tempo muito mais prolongado. Quanto mais sofrida e lenta for a morte de um animal, mas ácido lático será jogado na corrente sanguínea, atrapalhando a preservação de sua no BrasilComo é comum da cultura do nosso país, muito da culinária japonesa foi “abrasileirada”. Para começar, o termo “sashimi” acaba se referindo a qualquer tipo de refeição crua. Dessa forma, podem existir sashimis vegetarianos, sashimis de carne vermelha crua ou mesmo com pasta de wasabi e misturada no shoyu. Os mais tradicionais abominam tais práticas, uma vez que até mesmo o sabor picante do wasabi acaba se utilização do wasabi, inclusive, tem uma grande importância para a culinária japonesa. Além de dar um gosto picante para a refeição, a erva é fundamental para que o sashimi possa ter as bactérias e qualquer possível parasita eliminadas antes de a carne ser a comida japonesa tem um aspecto estético e visual muito forte, os japoneses procuram, inclusive, evitar a utilização de atum, que possui uma carne muito delicada e que costuma escurecer muito rápido no processo de congelamento. Por isso, misturas e releituras do tradicional prato são, geralmente, descartadas pelos japoneses, que zelam pelas suas práticas milenares. A receita de um bom sashimi é relativamente simples, mas requer alguns cuidados. A começar pela compra do peixe! Para efeitos práticos, essa receita é a de sashimi de salmão, mas serve para quaisquer outros tipos de um filé de salmão bem fresco! O tamanho varia apenas para a quantidade de pessoas, então isso dependerá de caso a caso. Se você está perto da peixaria, pode pedir para retirarem a pele para você. Caso contrário, é melhor fazer isso em casa, já que o salmão é muito delicado e pode desmanchar no próximo passo é limpar o filé em água corrente. Existe uma certa polêmica sobre isso, mas é melhor prevenir e lavar a carne, principalmente para retirar escamas soltas. Com a carne limpa, retire as espinhas com uma pinça apropriada. É só passar os dedos no filé que você sentirá as é a hora de cortar o salmão para fazer o sashimi. É fácil e muito prático siga a linha pontilhada que fica bem no meio do filé! A parte mais alta e “carnuda” do salmão é a melhor, com menos fibras. É daí que vem o sashimi. O restante pode ser utilizado para outras peças que também levem o a melhor parte do salmão em mãos, é só retirar a outra extremidade, que pode ser utilizada para fazer um tartar. É um filete fino, mas que faz diferença principalmente no tamanho final do sashimi. A peça que sobrou tem um formato já pronto para ser fatiada e se fazer o sashimi. Depois disso é só cortar e pronto, está feito o seu sashimi!Sushi e sashimi diferençaO maior problema com a comida japonesa, pelo menos aqui no Brasil, é que a maioria das pessoas não sabe diferenciar as peças pelo nome. No final das contas, muita gente não sabe qual a diferença entre sushi e sashimi! Mas é muito mais simples do que se sushi é aquela peça “enroladinha”, com tiras de arroz compactadas cobrindo um pedaço de peixe cru ou vários outros ingredientes. No final, esse combinado é enrolado por um pedaço de nori, a alga marinha tradicionalmente utilizada na culinária o sashimi é mais simples ainda. Consiste apenas em fatias de peixe, que pode ser cru, cozido, marinado ou de outras formas. Pode-se utilizar salmão, atum ou peixe branco, como falamos antes. Além de ser saboroso, o peixe é um dos alimentos que fazem bem à memória. Ótimo para quem está em fase de estudos, não é?A gastronomia japonesa nunca esteve tão em alta aqui no Brasil como nos últimos anos. E nada melhor do que aproveitar para conhecer a fundo uma das cozinhas mais tradicionais e saborosas de todo o mundo. Está esperando o que para ir comprar logo seu peixe e preparar um delicioso sashimi?E aí, bateu a fome? Curtiu o post? Então não deixe de conferir nossas dicas para o Enem sobre o que comer antes, durante e depois da prova!
Unadifferenza tra sushi e sashimi è il divario del contenuto calorico delle due pietanze. Informiamoci anche sulle kcal del sashimi e dei principali pesci utilizzati nelle ricetta tradizionale giapponese.Nell'articolo troverai la tabella delle calorie del sashimi di salmone, orata, tonno, branzino e spigola.Le calorie del sushi e sashimi non avranno più segreti!

Differenza tra sushi, sashimi e nigiri cos’è il nigiri e quali sono le differenze tra questa pietanza, il sushi e il sashimi. Un piccolo viaggio alla scoperta della cucina tipica giapponese e delle tante influenze subite nell’esportazione di questa cultura culinaria. Sushi che cos’è Il sushi è un piatto a base di pesce fresco e riso. In Giappone esistono molti tipi di sushi hayazushi, sushi di Mu, Jukusushi, nagiri sushi… Ogni tipo di sushi si caratterizza per determinate particolarità, per esempio, il sushi di Mu in genere è usato come pranzo al sacco e preparato con trote o salmone, il Jukusushi prevede l’uso anche di pesce cotto. Per questo, se proviamo a digitare su Google che cos’è il sushi molti blogger diranno che si tratta di un piatto tipico della cucina giapponese a base di riso e altri ingredienti come pesce, alghe, verdure o uova. E’ vero, perché in Giappone esistono così tante varietà di sushi da rendere questo termine fin troppo generico. Sashimi che cos’è Il sashimi è un piatto tipico della cucina giapponese a base di pesce e molluschi tagliati a fette sottili. Esiste anche il sashimi di carne. In genere, questi ingredienti sono mangiati crudi o leggermente marinati, abbinati con salse e verdure. Differenze tra sashimi e sushi E’ facile da capire. Il sushi è una pietanza a base di riso e pesce. Il sashimi non ha il riso, si tratta solo di pesce, crostacei e molluschi. La particolarità del sashimi è che è nato come piatto a base di pesce freschissimo e privo di acido lattico. I pesci pescati a strascico generalmente muoiono di morte lenta dando spazio alla produzione di acido lattico che va ad alterare la bontà delle carni. Per questo motivo, il pesce destinato alla preparazione del sashimi è pescato, tradizionalmente, con la lenza e poi infilzato con un colpo diretto al cervello, eseguito con una lama affilatissima. La parola sashimi, in Giapponese, significa appunto “corpo infilzato”. Anche se il sashimi è un piatto tipico giapponese, noi del Meridione d’Italia abbiamo qualcosa di analogo. In Puglia e in Campania si mangia il polpo crudo, appena pescato e battuto sugli scogli per intenerire le carne. Si tratta di piccoli polpi di circa 200 gr di peso che vengono serviti crudi insieme ad altri crudi di mare come gamberi e crostacei. Quindi, sì, il sashimi è un piatto tipico giapponese, soprattutto perché è tradizionalmente servito con wasabi, ma noi italiani abbiamo nella nostra cultura culinaria qualcosa di molto simile crudi di mare, appena pescati, serviti crudi, senza alcuna marinatura e accompagnati da qualche spicchio di limone! Nella foto in alto, un piatto di sashimi accompagnato da wasabi. Sintesi sushi = pesce e riso sashimi = solo pesce e salse Nigiri che cos’è Se sei stato attento nella lettura, avrai già capito che il nigiri nasce come un tipo di sushi, più pratico e veloce! Sì, perché si tratta di un taglio veloce da preparare si tratta di riso compattato su cui poggia un taglio sottile di pesce crudo. In Giappone il nigiri è noto anche come Azusushi. I tagli di pesce più usati per preparare il sushi nigiri sono ricciola, branzino, pesce spada, tonno, salmone, gamberi, calamari, polpo, sardine ma anche crostacei e frutti di mare. Non solo pesce, in Giappone il nigiri è preparato anche con carni, uova fritte, verdure… compresi germogli di bambù. Differenze tra sushi e nigiri Come ormai ti sarà chiaro, il nigiri è un tipo di sushi più rapido da preparare e composto tipicamente da una base di riso ovale su cui poggia del pesce crudo. Il sushi è considerato un piatto più elborato del sushi nigiri perché può essere composto da rotoli di riso ripieni di pesce crudo e sapientemente avvolti in fogli di alga nori e connotazioni ancora più elaborate. Nella foto in basso, per esempio, vi è una rivisitazione californiana del classico sushi, cioè rotoli di riso ripieni di tonno e avocados, ricoperti da salmone e guacamole, serviti con wasabi e accompagnati da una ciotola di salsa di soia. Per molti intenditori, l’uso della salsa si soia andrebbe ad alterare eccessivamente il sapore naturale del pesce crudo e ancora di più, non andrebbe mai abbinato con wasabi. Differenza tra sushi, sashimi e nigiri Nella foto in apertura dell’articolo vi è un piatto che sfoggia sushi e nigiri. Noterai la semplicità del nigiri rispetto ai rotoli di sushi dove ogni singolo boccone può essere ulteriormente guarnito e arricchito con uova di aragoste, caviale e altre leccornie. In sintesi Sushi riso e pesce in rotoli e servito con elaborazioni varie. Nigiri tipo di sushi più semplice, dove una base di riso ovale è abbinata a del pesce crudo. Sashimi solo pesce crudo freschissimo. Se vuoi portare la cucina giapponese in casa tua, ti consiglio di leggere i miei articoli dedicati alla soba, il dashi e al katsuobushi! Soba, cos’è e come cucinarla Katsuobushi, dove comprarlo Bordo dashi spesso si usa per insaporire sushi e sashimi Zuppa di miso giapponese Pubblicato da Anna De Simone il 31 Luglio 2018

Ilsushi non sempre è crudo e ci sono ingredienti cotti oltre al riso infatti anche il pesce utilizzato può essere grigliato o preparato in maniera diversa e succulenta. Dal punto di vista tradizionale il sashimi è più nutriente perché non viene cotto, quindi preserva le proprietà benefiche. Inoltre il sushi è più calorico perché oltre al riso ci sono salse e altri condimenti. Un'altra differenza tra sushi e sashimi è nel prezzo, il motivo è semplice: nel sushi c'è una
La cucina giapponese ha letteralmente conquistato il palato degli italiani che hanno imbracciato le bacchette e iniziato ad apprezzare i piatti tipici del Sol levante. C’è chi ha addirittura parlato di “sushi-mania”, cercando di spiegare il successo di questo vero e proprio fenomeno fondato non solo sulla bontà dei prodotti, ma anche sulla prevalenza di ingredienti genuini e leggeri, nonché sull’estetica. Ci siamo anche già occupati del mal di sushi, dandovi alcuni preziosi consigli per riconoscere un buon prodotto e prendere precauzioni per eventuali problemi come, per esempio, l’anisakis. Tuttavia molti ancora si domandano quale sia la differenza tra sushi e sashimi, ed è proprio a questo quesito che vogliamo rispondere per permettervi di non sbagliarvi più e fare un’ottima figura alla prossima cena giapponese! Sushi, pesce crudo e non solo Quando parliamo di sushi, che il giapponese significa “aspro”, facciamo riferimento ad una pietanza a base di riso, condito con sale, zucchero e aceto di riso, a cui vengono abbinati altri ingredienti come, per esempio, il salmone, il tonno, ma anche orata, branzino polpo, ma non soltanto. Infatti, molto golose sono anche le opzioni di sushi vegetariano con carote, avocado, cetrioli, frutta secca. Esistono poi diversi modi di preparare il sushi infatti, i nomi che leggiamo sui menù come nigiri, hosomaki, uramaki, temaki sono tutte combinazioni di riso, alghe e ingredienti di vario tipo che vanno a comporre il sushi. È importante sottolineare, inoltre, che il sushi, a differenza del sashimi, impiega anche il pesce cotto. Molto amate sono infatti le varianti che includono i gamberi in tempura, per fare un solo esempio, oppure il pesce grigliato. Infine, dal punto di vista calorico, il sushi ha, tendenzialmente, un apporto di chilocalorie maggiore rispetto al sashimi proprio perché potrebbe prevedere l’utilizzo di ingredienti cotti in varie maniere che vanno a condizionarne i valori nutritivi. Sashimi, rigorosamente crudo Veniamo, dunque, alla differenza tra sushi e sashimi. Letteralmente “corpo infilzato”, il sashimi è un modo di cucinare il sushi. Si tratta di un piatto tipico della cucina giapponese a base, principalmente, di pesce e molluschi freschissimi serviti crudi. Per riconoscerne la qualità possiamo dedicare la nostra attenzione a due elementi da un lato, la qualità della materia prima che dev’essere assolutamente fresca, dall’altro il taglio che dovrebbe portare sul piatto fettine di 1 cm di spessore. Dal punto di vista nutrizionale, il sashimi è più quotato del sushi poiché, essendo servito al naturale, mantiene intatte tutte le proprietà del pesce che gustiamo. Il fatto che il sashimi sia del semplice pesce crudo non significa che non possa essere accompagnato da altre pietanze infatti, tra esse, spicca il wasabi, una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee e piuttosto piccante, da consumare in piccole quantità. Ma quali sono i pesci più utilizzati per preparare il sashimi? L’elenco è lungo e ce n’è per tutti i gusti Salmone Calamaro Gamberetto Tonno Sgombro Polpo Tonno grasso Seriola Pesce Palla Capasanta Riccio di mare Non dimentichiamo che esistono anche alcune gustose varianti di sashimi a base di alimenti diversi come, per esempio, lo yuba, ovvero la pelle di tufo, oppure carne di manzo, cavallo o pollo brasato. Il galateo della cucina giapponese, infine, ci svela una ulteriore differenza tra sushi e sashimi. Infatti, se la maggior parte delle pietanze si può gustare con le mani, questo è assolutamente vietato per il pesce crudo che va gustato con le bacchette e in un sol boccone. Come preparare il sushi in casa? Svelata la differenza tra sushi e sashimi, e dopo averne apprezzato il gusto, non ci resta che chiederci se sia possibile importare le ricette della tradizione giapponese nella nostra cucina. L’impresa può sembrare ardua, ma con i giusti consigli potrete sicuramente preparare un ottimo sushi homemade ogni volta che lo vorrete. Il risultato è assicurato soprattutto se ad elencare ricette e consigli per preparare il sushi fatto in casa è il nostro Luca Sessa che ci indica la strada migliore per preparare il riso, i rolls e i nigiri in perfetto stile giappo. Elemento da non sottovalutare, per replicare ed eventualmente sperimentare con il sushi, è scegliere gli strumenti giusti. Innanzitutto, ci serve il pesce fresco abbattuto, ingrediente principe e principale dev’essere di ottima qualità. Possono essere utili anche un cuociriso, elettrico o per forno a microonde; l’hangiri, ovvero la ciotola di legno tradizionale dove far riposare il riso; il Shamoji, una spatola di legno per amalgamare il riso con l’aceto e il Makisu, la tipica stuoia di legno per arrotolare i maki. Inoltre, come sottolinea sempre Luca Sessa, non dobbiamo sottovalutare nemmeno l’importanza di scegliere il giusto coltello. Ne esistono almeno tre tipi, Yanagiba, Deba Bocho e Na-Kiri, da utilizzare per scopi differenti se non c’è in casa nessuno di questi, possiamo scegliere anche uno di questi tipi di coltello sulla base dei loro usi. Per chi, infine, volesse andare sul sicuro e mangiare il sushi alla maniera tradizionale, consigliamo cinque indirizzi di ristoranti giapponesi a Torino che, secondo noi, valgono la visita. Sarà sicuramente l’occasione ghiotta per stupire i vostri commensali spiegando, a chi ancora non la sa, la differenza tra sushi e sashimi!
GHIb.
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